Campania! Quando si sente parlare di questa bellissima terra, subito vengono in mente le bellezze di Napoli, il sole e il mare della Costiera Amalfitana e lo splendido arcipelago delle isole Flegree. Eppure ci sono tanti altri luoghi interessanti da visitare in questa regione, forse meno noti, ma non per questo meno affascinanti. Un esempio è la cosiddetta Valle dei Mulini, situata nel territorio di Gragnano, a circa una trentina di chilometri da Amalfi.
Il nome deriva dai numerosi mulini ubicati nel suo territorio sin dal XIII secolo, che utilizzavano la forza dei tanti torrenti per produrre alimenti indispensabili per l’economia della zona. Vennero disposti in maniera da sfruttare l’azione dell’acqua in caduta, agevolati dalla pendenza del territorio e dalla sapiente costruzione dell’acquedotto che li raccordava; grazie al sistema di canalizzazione araba adottato dalla Repubblica Marinara di Amalfi per coltivare i suoi limoneti, vigneti e alimentare le antiche cartiere e le ferriere, la zona assunse una grande importanza economica con risonanza in tutta la costiera.
Questa valle si trova nel Parco regionale dei Monti Lattari, precisamente nel settore sudorientale di questa catena montuosa dominata dallo splendore del Monte Faito.
La zona è ricca di vegetazione, e di ruscelli; un vero paradiso per gli amanti del verde e delle escursioni, che possono godere dell’ambiente fresco dei boschi di lecci, faggi e tigli, situati nella parte bassa del vallone, e delle diverse manifestazioni della macchia mediterranea che va a colonizzare le pareti montane.
Nelle zone più umide, situate principalmente nella riserva statale della Valle delle Ferriere, che occupa la parte alta della Valle dei Mulini, ancora oggi si possono ammirare diversi esemplari di felce Woodwardia radicans; si tratta di una specie risalente al lontano terziario, che raggiunge altezze che sfiorano i due metri, e la cui crescita è favorita dalla nebulizzazione delle acque garantita dalle numerose cascate create dal Torrente Canneto.

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Per visitarla tutta nella maniera migliore conviene prenotare una visita guidata, munirsi di scarpe da trekking e magari di una mappa della Costiera Amalfitana, per potersi orientare meglio. Solo chi veramente conosce il luogo può pensare un percorso ad hoc che tocchi tutti i punti di maggior interesse turistico, magari che comprenda i sentieri affiancati dai tanti limoneti che danno vita al famoso limoncello di Amalfi, un vero e proprio lemon tour che permetterà di respirare a pieni polmoni i profumi della costiera.
So che ora vi starete chiedendo come arrivare in questo splendido vallone ricco di storia e bellezza. Sono diversi gli itinerari che potrete scegliere. Potreste partire da Amalfi, oppure da Pontone di Scala, Agerola o Atrani. Dove parcheggiare, nel caso raggiungiate con la vostra auto questi ridenti borghi campani, non è un problema: lo spazio a disposizione non manca. Ad Amalfi, per esempio, ci sono, in prossimità dell’inizio dei sentieri che introducono al parco, parcheggi, anche se a pagamento.
Scegliendo Pontone di Scala come punto di partenza, lungo il percorso avrete la possibilità di ammirare anche antiche costruzioni, come la Torre dello Ziro o i ruderi della Chiesa di Sant’Eustachio. Se invece scegliete Amalfi non dimenticate di fare un salto al Chiostro del Paradiso e al Museo della carta che l’ha resa famosa in tutto il mondo; e perché no, visitate anche i diversi limoncello store della città, per tornare a casa con un gradito omaggio agli amici.
Good hike, friends!
Percorso da Pontone di Scala alla Valle delle Ferriere
Come ho già specificato nell’introduzione, sono diversi i sentieri che possono essere percorsi per visitare la Valle dei Mulini. Alcuni sono segnalati anche dal CAI e possono essere visualizzati nelle mappe ufficiali, che sono scaricabili dal sito ufficiale dei sentieri CAI dei Monti Lattari, www.caimontilattari.it.
Uno di questi, quello indicato con la sigla 323a, parte da Pontone di Scala, precisamente da Piazza San Giovanni, per inoltrarsi, nella cosiddetta Valle delle Ferriere; questa zona, dove si possono ancora oggi individuare specie botaniche di interesse conservazionistico, deve la sua denominazione al Rudere della Ferriera che si può visitare durante il tragitto.
Per esplorare tutta la Valle delle Ferriere, partendo da Pontone, occorreranno almeno 3 ore e scarpe comode, anche se il percorso è abbastanza agevole. Lungo il tragitto si incontreranno boschi, ruscelli, cascate e il gorgogliare delle acque del Torrente Canneto, oltre a numerose opere che testimoniano il lavoro dell’uomo, come i limoneti e i vigneti che caratterizzano il primo tratto e le antiche ferriere ormai in disuso.

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Per gli appassionati di trekking e dell’avventura, esistono comunque diramazioni secondarie della via principale, che portano anche all’attraversamento del torrente tramite un tronco di legno che permette di arrivare sulla riva opposta. Da lì sarà semplice, anche se un po’ faticoso visto la salita, raggiungere la recinzione che indica l’inizio della Riserva Naturale Orientata della Valle delle Ferriere, così definita in quanto si tratta di un’area protetta dove però è consentito l’intervento dell’uomo, che può praticarvi attività agricole o pastorali a patto che non venga minimamente intaccato l’ambiente.
Riserva statale della Valle delle Ferriere
Di grande interesse botanico e geografico/vegetale, la Riserva Naturale Orientata della Valle delle Ferriere, istituita nel 1972, è una delle riserve biogenetiche italiane; come tale custodisce un patrimonio animale e vegetale da preservare, testimonianza dei periodi più antichi della storia del mondo.
Protetta dai venti freddi dall’altezza dei Monti Lattari, ma esposta a correnti caldo-umide provenienti da Sud, questa si rivela essere una zona molto piovosa, la cui umidità viene intensificata dalla presenza di diverse cascate. Sin dalla preistoria piante termofile e felci giganti la hanno abitata, specie in via di estinzione che è doveroso proteggere. Tra esse si muovono leste le salamandre pezzate, con le tipiche macchie gialle che ravvivano il nero del loro esile corpicino.
È recintata e visitabile solo previa autorizzazione del corpo forestale, dietro pagamento di un modico biglietto di ingresso.
La valle dei mulini di Amalfi
Nonostante col nome Valle dei Mulini si sia soliti indicare, complessivamente, il territorio che, partendo dalle pendici dei Monti Lattari nei pressi di Scala, e, estendendosi lungo tutto il corso del Torrente Canneto, arriva ad accarezzare le colline amalfitane, in realtà tale denominazione è da attribuire solamente alla zona che ingloba i terreni situati nella parte terminale del corso del torrente; è qui che gli abitanti di Amalfi producevano, nei tempi d’oro, la farina per la loro rinomata pasta.
I loro preziosi mulini, che si infiltravano tra la vegetazione per appropriarsi dell’acqua dei numerosi ruscelli e torrenti che disegnavano la zona, vennero in parte sostituiti dalle cartiere una volta che la concorrenza dei paesi limitrofi distrusse i sogni dei mugnai del posto.

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Per percorrere tale valle si può partire da Amalfi, da piazza Flavio Gioia dove comincia il sentiero 325 del CAI.
C’è la possibilità di esplorarla tramite tour guidati che vi porteranno ad ammirare sia gli splendidi boschi che attraverserete, dimora di volpi, tassi e cinghiali, che i resti delle cartiere e dei mulini di un tempo; tali escursioni guidate possono essere destinate a gruppi abbastanza numerosi, oppure essere riservate a gruppi ristretti, logicamente pagando una cifra più alta.
Esiste comunque la possibilità di concordare prezzi e itinerari semplicemente collegandosi a uno dei tanti siti Google che offrono questi servizi: è sempre meglio organizzarsi per non avere sorprese.
Museo della Carta

Il primo tratto del percorso che introduce alla Valle dei Mulini permette di visitare il Museo della Carta, dove sono custoditi i macchinari che un tempo davano vita alla famosa carta di Amalfi. Si cominciò a produrla intorno al XII secolo e si continuò fino alla fine dell’800, quando la mancata modernizzazione dei macchinari portò questa industria alla decadenza.
Veniva prodotta macerando stracci, rigorosamente bianchi, solitamente di cotone, lino e canapa, le cui fibre, disciolte in acqua e filtrate, venivano poi intessute da particolari telai. Tale procedimento di lavorazione prendeva spunto da quello arabo, che gli amalfitani raffinarono dando vita alla cosiddetta Charta Bambagina, molto pregiata e richiesta.
Erano ben sedici le cartiere sparse lungo la valle, il che fa comprendere quanto fosse importante per Amalfi quest’attività produttiva. Oggi ne sono rimaste attive solo due, che vengono utilizzate per produrre carta di alta qualità destinata soprattutto ai documenti del Vaticano e alla pubblicazione di opere eleganti.
Informazioni
Come arrivare alla Valle dei Mulini
I sentieri che si inoltrano nella Valle dei Mulini partono da Atrani, Pontone di Scala, Amalfi e Agerola.
Per chi dispone di un’auto privata basterà recarsi in uno di questi borghi per avventurarsi tra la vegetazione lussureggiante di questa valle paradisiaca. Ma se non si dispone di un mezzo proprio e ci si trova in vacanza nei dintorni, esiste una linea autobus che collega Amalfi con Pontone di Scala e Ravello. La distanza Ravello-Pontone, inoltre, può anche essere coperta, per chi ha voglia di scarpinare, da venti minuti di camminata o, perché no, da una bella e rinvigorente pedalata.
E poi ci sono i taxi, sempre disponibili ad accompagnare i propri clienti ovunque desiderino.
Non sarà sicuramente il problema dei trasporti a far desistere chi ha davvero voglia di immergersi nell’incanto di tale valle. E sono sicura che anche i più scettici, una volta che metteranno piede in questo regno di elfi e fate, sentiranno la magia aleggiare nell’aria.
Conclusione
Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso da visitare, perché non fare un salto alla Valle dei Mulini ad Amalfi? Questa valle ospita una serie di vecchie cartiere che ora sono aperte al pubblico. Si possono anche trovare alcuni interessanti musei nella zona, così come alcuni percorsi naturali molto belli. Se state cercando qualcosa di più avventuroso, ci sono anche molte escursioni e tour disponibili da poter fare nella valle. Ad ogni modo, qualunque cosa voi scegliate di fare, assicuratevi di prendervi un po’ di tempo per godervi lo splendido scenario della Costiera Amalfitana!