Il Santuario dell’Avvocata è un itinerario in cui si unisce lo spirituale al terreno, la fede alla bellezza: infatti, esso consente al visitatore di godere dei bellissimi panorami mozzafiato sul Golfo di Salerno e sulla Costiera Amalfitana, ma allo stesso tempo di coltivare la propria fede e spiritualità attraverso la lunga ascesa a piedi necessaria per arrivare alla meta.
Oltre ad essere un luogo spirituale, il Santuario è a ragion veduta parte di un sentiero da trekking, per via dei cammini che portano ad esso e agli ampi spazi a picco sul mar Tirreno, provocando una spontanea contemplazione Leopardiana dell’Infinito.
Essendo eretto a picco su una parete rocciosa del monte Falerzio, il Santuario dell’Avvocata può essere raggiunto attraverso due strade diverse:
- quella meno impegnativa, ovvero una mulattiera che parte dalla Badia di Cava dei Tirreni;
- percorrendo una lunga scalinata che ha come punto di partenza la famosa città di Maiori.
Questo articolo si propone di guidarvi, cari lettori, nella scoperta di questo meraviglioso percorso articolato sui Monti Lattari, spiegandovi come arrivare fino al santuario, luogo dal quale sono visibili le città della Costiera, come Amalfi e Positano, parlandovi altresì della bellissima Abbazia Benedettina che troverete lungo il cammino, e anche della festa che ogni anno viene organizzata in onore della Vergine da cui il santuario prende il suo nome.
Non attendete oltre, seguiteci in questa avventura spirituale: dopo aver letto questo articolo non vedrete l’ora di allacciarvi gli scarponcini e intraprendere questo cammino verso la spiritualità.
Festa della Madonna dell’Avvocata
Il pellegrinaggio verso il Santuario è organizzato ogni anno durante il lunedì di Pentecoste, occasione in cui fedeli provenienti da tutta la regione si radunano e organizzano per percorrere il sentiero e raggiungere la tanto agognata meta a ritmo della tipica Tammorriata.
Trattandosi di un lungo ed impegnativo percorso, di solito la salita inizia e si svolge durante la domenica, per poi effettuare una sosta all’alba del lunedì stesso.
A mezzogiorno, poi, canti e balli subiscono una battuta d’arresto, e il rintocco delle campane scandisce l’inizio della processione durante la quale la statua della Madonna viene venerata trionfante.
Nel mentre, i fedeli sparpagliano ovunque petali di rosa urlando Evviva Maria, Evviva!
Terminata la celebrazione religiosa, la festa ‘pagana’ prosegue fino a tarda notte, con musica, danze e tanta contagiosa allegria.
I festeggiamenti si ripetono poi a Settembre, mese in cui il sindaco di Maiori si unisce in prima persona all’organizzazione di questa ricorrenza (insieme all’amministrazione comunale), mettendo a disposizione inoltre un particolare elicottero per aiutare le persone più anziane e i disabili a raggiungere il Santuario, rendendo questa celebrazione una delle più ‘inclusive’ sul suolo Campano.

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Come arrivare al Santuario dell’Avvocata
Come già accennato nel paragrafo precedente, è possibile raggiungere il Santuario lungo due diversi sentieri.
Il primo parte dall’antichissimo villaggio della Badia di Cava de’ Tirreni, da cui è possibile imboccare il sentiero CAI (quindi classificato e promosso dal Club Alpino Italiano) 300 Alta Via dei Lattari, un percorso amatissimo dagli appassionati del trekking, data la lunghezza di quasi 90 chilometri, che attraversa tutta la ‘catena’ dei Monti Lattari, arrivando fino alla celebre Punta Campanella, di fronte alla famosissima isola di Capri.
Proprio lungo il percorso per raggiungere il punto d’imbocco del sentiero 300, è possibile anche ammirare la millenaria Abbazia Benedettina sopraccitata.
Il Santuario della Madonna Avvocata si trova alla fine del primo tratto del sentiero 300, ad un’altitudine di quasi 1000 metri a picco sulla Costiera Amalfitana, sopra Maiori.
Attraversando un impegnativo cammino all’interno dei boschi di castagni e di querce, si giunge alla sorgente di Capo d’acqua, dove vi consigliamo vivamente di riempire le vostre borracce: l’acqua è fresca, cristallina e pura, come non ne berrete mai altrove.
Superata la sorgente e imboccata una salitona impervia, raggiungerete Cappella Vecchia, che segna la metà del percorso verso il santuario, ad un’altezza di 650 metri: qui potrete effettuare una breve sosta per recuperare un po’ di energie per la parte finale del sentiero.
Inoltre, il riposo sarà accompagnato da un panorama che definire stupendo forse è poco, comprendente la città portuale di Salerno, Cava de’ Tirreni, fino ai paesini costieri quali Vietri sul Mare, Cetara, Maiori e Ravello.
La seconda parte del sentiero è piuttosto lineare e vi permetterà di raggiungere finalmente la vostra meta godendovi il panorama a cui già abbiamo accennato. Una volta arrivati, potrete consumare un piccolo spuntino o un pranzo a sacco distesi sul prato del piazzale del Santuario.

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Il secondo sentiero, per il quale potrete optare ad esempio per cambiare al ritorno dal Santuario, prevede una scalinata che parte da Via Casale Alto, a Maiori: attraverso di essa passerete lungo profumati vigneti e agrumeti per circa una mezz’ora, fino al raggiungimento di un’altra sorgente, chiamata Acqua del Castagno, dove vi ribadiamo il consiglio di abbeverarvi e riempire abbondandemente le vostre bottiglie e le vostre borracce.
Passato questo punto, si continua a camminare lungo un’alternanza di pianura e salita, passando davanti al cosiddetto Grottone, ovvero una grotta affacciata su un burrone di dimensioni impressionanti: è da qui che, secondo la leggenda, Matteo Salese, brigante fuggitivo, si gettò nel vuoto pur di evitare la cattura da parte delle guardie.
Dopo altri 5 chilometri, ecco che si giunge al Santuario dell’Avvocata, complesso che sorge su di uno spiazzale con vista da fare invidia al mondo intero: l’intero Golfo di Salerno sarà sotto i vostri occhi oltre la cinta muraria.
Da non sottovalutare anche il fascino dei ‘monumenti’ che troverete una volta arrivati a destinazione: un convento, una chiesetta e la casa del custode che cura quest’area.
Continuando poi attraverso un’altra scala, si raggiunge la grotta in cui, secondo la leggenda, la Madonna alla quale il sito è dedicato apparve in sonno a un pastore, chiedendogli di edificare in suo onore il Santuario.
Non solo la devozione alla Madonna pervade poi l’atmosfera di questo luogo, ma anche l’interesse per la flora e la fauna locale: qui, in mezzo alla dominante macchia mediterranea, è possibile trovare delle vere e proprie rarità in campo naturalistico, come ad esempio la Portenschlagiella, ovvero una piccola pianta composta da fiori violetti; per quanto riguarda invece la fauna, alzando lo sguardo alle vette circostanti, potrete avvistare il maestoso falco pellegrino mentre sfreccia e si innalza libero nell’aria.

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Capirete quindi come questo è un luogo perfetto per unire in un’unica occasione le due dimensioni che si contendono l’essere umano, ovvero quella spirituale (rappresentata dal Santuario) e quella terrena (rappresentata dal percorso per raggiungerlo).
È un’esperienza che vi consigliamo vivamente di vivere.